Pubblicata 11 years ago da Francesca
Il 16 maggio 2012, dopo 17 anni di vita assieme, dopo essere cresciuta con lei, ho perso la mia Desy.
Sarà che crescere assieme ad un cane crea un legame così forte da sentirsi quasi simbiotici, nei due mesi successivi mi sentivo persa e a dire il vero mi manca ancora come l' aria.
Mi mancava tuttavia anche la presenza fisica di un amico, quel dare-avere quotidiano, quell' intesa che si crea tra un uomo ed il suo compagno a quattro zampe, quell' imparare a conoscerlo, a conoscere i suoi gusti, le sue abitudini, i suoi sguardi, quell' imparare a capirlo anche senza parlare.
Avevo ricevuto un volantino della Lega del Cane tempo prima e l'avevo conservato con l'intento di effettuare l'adozione a distanza. Sono andata a vedere il sito della Sezione di Milano e vedendo le fotografie fantasticavo su quale potesse essere il mio futuro amico. Andare su quel sito era diventata una droga: controllavo chi veniva adottato, chi arrivava, avevo addocchiato tre o quattro cagnolini che potevano andare bene per il mio imminente trasferimento in alta montagna (per forza taglia media e pelo lungo, qui l' inverno è bello tosto) e li sentivo quasi miei. L'8 luglio in seguito all' ennesima crisi di pianto da nostalgia, accompagnata dalla mia mamma sono andata sul posto: su internet avevo visto Quna e Pollon, due belle cagnolotte. Viste dal vivo, nella sua cella Pollon sembrava gigante e timida ma al mio passaggio si è sollevata contro il cancelletto: era un amore ma sembrava poco adatta al mio piccolo appartamentino. Quna era allegra, un po' più piccolina e quindi forse più compatibile con le mie e sue esigenze. Stavo confermando che avrei portato volentieri a casa Quna quando una volontaria mi ha detto "Perché non la Pollon??". L'hanno fatta uscire dalla sua celletta e messa in uno spazio più grande a giocare con l' addestratore: vista così non sembrava più tanto enorme... era tutta pelo!!!! Giocava con il signor Carlo, gli dava la zampetta, poi si è girata, ci ha guardato con quei suoi occhioni dolci e basta, lì è stato amore.
Due giorni dopo sono andata a prenderla, lei era terrorizzata dall'uscire dal canile, non saliva in macchina, non sapeva fare le scale, non si muoveva dalla cucina, non voleva uscire di casa, e quando ci vedeva piegava la testolina in atteggiamento di sottomissione.
Non sappiamo di preciso cosa le sia successo, solo che viene da L'Aquila e che sicuramente ha vagabondato per un certo periodo. Per lei, per la quale il mondo esterno era davvero una tortura, andare a vivere in montagna, in un ambiente tranquillo, in mezzo alla natura era davvero una salvezza.
Cosa dire, sono passati 10 mesi, si è lasciata alle spalle quasi tutte le paure e ha tirato fuori tutta la sua allegria, la sua dolcezza, il suo fare buffo, ha rubato il cuore a tutti e guai a chi ce la tocca.
Alice e Pollon