Pubblicata 9 years ago da Francesca
Facevamo volontariato in rifugio da poco, quando conoscemmo Bea.
Stavamo già pensando di portare a casa uno dei pelosi, e la nostra indecisione veniva dal fatto che secondo Roberto, Sirio era altrettanto papabile.
Poi chiedemmo la sua storia alla responsabile del rifugio, Rita. Lei ci disse che Bea era entrata come morsicatrice, che aveva in effetti un carattere particolare, e non era così facile gestirla.
Sirio, invece, sembrava non avere un difetto. Questo voleva dire soltanto una cosa, che Sirio, al contrario di Bea, avrebbe avuto più possibilità di essere adottato. Lei, sarebbe probabilmente rimasta lì per molto tempo, se non per sempre.
Inoltre, Roberto è un educatore cinofilo, chi meglio di lui avrebbe saputo comprendere il carattere della piccola ed aiutarla?
La mia arringa era finita, aveva funzionato, e così, dopo il turno in un giorno di Ottobre, la portammo a casa con noi.
E adesso il suo nome è Leet.
Lilly, la vecchietta "padrona di casa" non si mostrò così felice della nuova arrivata all'inizio, provvedendo a farle capire molto chiaramente che ogni cosa in quel luogo era sua, e che se lei voleva poteva usarla, si, ma soltanto con il suo consenso!
Col tempo, hanno stretto un rapporto di fiducia ed unione che raramente ho visto altrove. Leet difende la vecchietta come fosse naturalmente parte della sua vita. Mi spiego ancora meglio: Lilly ha perso la vista dall'occhio destro, Leet è ipovedente dal sinistro. Fanno sempre in modo di camminare di fianco, usando l'una "l'occhio buono" dell'altra. Lilly le concede di usare le sue cose, adesso, ma non perde occasione per rubarle un premietto o qualche stuzzichino, quando può. Vecchia volpe!
Con il tempo si sono fatti avanti i problemi caratteriali di Leet.
Non era una morsicatrice vera e propria, ma aveva la pessima tendenza a "pinzare" con i denti cani e persone, quando qualcosa la turbava. Si trattava di una questione di insicurezza.
Quella passa soltanto con tanta pazienza, e tanto amore. Grazie anche ai nostri amici, che volentieri si sono prestati, ha preso pian piano confidenza con le persone, senza mostrare più paura nei confronti degli sconosciuti.
Certo, ha ancora le sue preferenze, ma chi non ne ha?
Con gli altri cani, non si può dire che fosse sempre amore a prima vista, ma anche in questo caso, l'educazione, la dolcezza e la pazienza hanno funzionato.
Una nota di merito, ed un saluto, vanno a Birillo, il cane dei vicini, che l'ha letteralmente costretta al gioco ignorando le sue rimostranze, le ha insegnato il rispetto per le cose altrui, e l'ha aiutata tanto a nel suo percorso per vivere bene in un contesto sociale. Ci manca tanto Biri, il vecchio cane gentiluomo....
Al momento, Roberto la "usa" quando si trova a trattare cani che hanno problemi di socializzazione con altri cani. Direi che è un notevole salto in avanti, per una che mostrava gentilmente i denti a tutti quelli che non le andavano a genio (e nel dubbio anche a quelli che le stavano simpatici, non si sa mai)!
Leet ha riempito le nostre vite di amore, di risate (perchè la bimba è anche un po' imbranata), di affetto, e di fiducia incondizionata.
Il suo sguardo è sempre posato su di noi, renderci felici è il suo scopo, e noi faremo di tutto per riempire la sua vita di amore e sicurezza.
La cosa più bella da quando è con noi è che, nonostante non sia un cucciolo, lei guarda il mondo con gli occhi di una bambina, una continua scoperta, una continua emozione per lei e per noi.
Anche un cane del rifugio può darti tanto, anzi, a giudicare da quello che LEI ha insegnato a NOI, ti può dare mille volte di più.
Le reazioni che ha avuto nel conoscere l'amore, e la gratitudine che dimostra per questo, sono impagabili.
Ogni tanto cerca ancora di usare Lilly a mò di pecora (indole da cane pastore), ma che volete farci, anche questo fa parte di lei...
Roberto, Eleonora, Leet & Lilly